BOLOGNA CITY OF FOOD PORN su MYWHERE

2 febbraio 2017 Press

Fiera off, SetUp 2017: elogio dell’osare

di Lamberto Cantoni

BOLOGNA – Si è conclusa recentemente la Fiera off dedicata agli artisti emergenti. SetUp sta diventando grande e le idee di Simona Gavioli e Alice Zannoni vanno a completare un discorso sull’arte che ArteFiera di Bologna (per ora) non è in grado di articolare con autenticità ed efficacia.

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Non voglio terminare senza citare almeno un opera. Mi ha divertito molto una istallazione creata da un collettivo (Panem Et Circenses) di cattivissime ragazze, dedicata alla Bologna soporifera e a rischio di obesità intellettuale che purtroppo ha potere e risorse per sovrastare le altre Bologna che soffrono (per esempio la Bologna dei giovani artisti). L’opera/istallazione è un banale neon come se ne dovevano vedere tanti tra i cinquanta e sessanta del novecento, con il lettering sarraffone e in pink maialino hollywoodiano, che riporta la frase: Bologna City of Food Porn. Una genialata e un bel calcio nel culo che Elisabetta Scigliano, la curatrice, infligge ai noiosi teorici del Fico e alle loro pretese di trasformare Bologna in una enorme mangiatoia. La stucchevole, civettuola volgarità del rosa da bambine ritardate è indovinatissima, la semantica del messaggio devastante. Un buon esempio di come l’arte può, esagerando certo, divertirci facendoci crescere. Tuttavia se incontrassi per strada Elisabetta e le sue circensi amiche, cambierei senz’altro direzione. Non mi sono sembrate del tutto a posto.

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