Ein Hungerkünstler. Nullpunkt

29 gennaio 2016 Collaterals

Cefa – il seme della solidarietà è una Onlus bolognese che da quarant’anni si occupa di fame nel Mondo e di progetti di cooperazione allo sviluppo. Ogni anno, il 16 ottobre (giornata mondiale dell’alimentazione) organizza l’evento di piazza “Tu dove sei?”, grande opera di pixel art che attraverso l’elemento simbolico del piatto vuoto usato come unità compositiva dell’installazione vuole sensibilizzare la cittadinanza verso la sua mission benefica. Cefa voleva riuscire a riportare l’attenzione alle sue tematiche anche nel week end di Arte Fiera con un intervento artistico dedicato.

Panem Et Circenses, insieme a Ciclostile Architettura, su invito del Cefa, dedica un lavoro artistico ad un tema estremamente difficile da affrontare data la sua universalità: la fame nel mondo, contro cui la Onlus bolognese lavora oramai da più di quarant’anni. Il progetto “Ein Hungerkünstler” (lett. “Un artista della fame”) trae ispirazione dall’omonimo racconto di Franz Kafka del 1922 e rientra nel circuito Setup+ di Setup Contemporary Art Fair

Il progetto, i cui contenuti concettuali sono dati ed immutabili, è disegnato, nella sua formalizzazione originaria, per trovare collocazione nel piccolo spazio del CACCA (Centro per l’ARte Contemporanea sulla Cultura Alimentare) e così è pensata la sua fruizione, gruppi di 15 persone su iscrizione per una durata massima di 15 minuti.

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Alla sua prima uscita pubblica“Ein Hungerkünstler” viene fruito da 110 persone, tutti i gruppi sono completi, anzi, il numero di partecipanti deve essere aumentato compatibilmente con le dimensioni dello spazio (20 mq scarsi) e tutti rimangono colpiti dall’esperienza paradossale vissuta.

Ein Hungerkünstler from Panem Et Circenses on Vimeo.

Queste le parole di Elisabetta Scigliano, curatrice indipendente che partecipa all’azione:

Bravi i Panem et Circenses che in soli quindici minuti propongono un’installazione partecipata intelligente, corretta e stimolante. Provocatoria anche, ma in senso totalmente positivo che inevitabilmente sfora i minuti stabiliti e si protrae per tutta la sera perché dopo aver fruito del tutto non si può far finta di nulla. Ci sono riusciti dunque, parlando di cibo e non di food che è quello di cui si occupano da sempre e che riescono a fare sempre meglio, in un contesto, quello del weekend di ArteFiera (straripante di aperitivi gourmet e non), dove l’immagine e il concetto di cibo viene usurato. Ecco, loro gli riporgono il giusto valore in modo chiaro, concreto e perfettamente site specific. Un libro ” Un digiunatore” di Kafka di cui si ascoltano alcune pagine dalla voce di Foà, una parete bianca, piatta, impersonale ma andando oltre e grattando la superficie si scopre altro. Vi attende ovviamente un ricco buffet, profumato e decisamente invitante, avete a disposizione piatti e forchette ma attenzione, prima di goderne dovrete aspettare che arrivino “gli altri”…

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Per questa prima uscita Panem Et Circenses si dedica anche ad un lavoro grafico per sviluppare una campagna di comunicazione giornaliera sui social: pasta, pizza, piatti stellati, eccellenze italiane, street food stranieri, barche di sushi e torte da instafood, niente di tutto questo piace al digiunatore kafkiano che dalle pagine del racconto sussurra ai Panem il concept della campagna visiva: censurare il cibo coprendolo con l’invito al grande spettacolo dell’artista della fame.