Autolinee PeC

Autolinee PeC

La geografia del cibo è tutt’altra cosa, certo, e infatti Autolinee PeC è semplicemente una mappa di grandi dimensioni dove le persone e le loro provenienze sono tradotte in alimenti da assaggiare e combinare secondo un proprio itinerario gustativo no borders.


Contesto

In un ambito tradizionale come quello fieristico Setup si propone di resettare e riavviare il sistema dell’Arte, attraverso la sinergia fra gli attori coinvolti.
Panem et Circenses realizza un intervento costruito secondo alcuni elementi chiave estrapolati dallo spirito e dalla forma della manifestazione.
“Autolinee Panem Et Circenses” propone uno schema intellettuale di fruizione dell’opera.

L’Opera

Autolinee PeC mappa

Una grande mappa-mosaico, composta di alimenti perfettamente edibili e confezionati in packaging monodose, è installata a parete secondo un principio di provenienza geografica dei soggetti coinvolti da Setup (dagli artisti ai galleristi, dai curatori agli organizzatori).
Il mosaico, che dà immediatamente l’impressione di un tutto, omogeneo e (al contempo) variegato, ha un preciso obiettivo: fornire una mappa spazio-concettuale attiva di Setup, attraverso la quale ri-definire e ri-tracciare simbolicamente una fruizione artistica indipendente.

Autolinee PeC fruizione

L’azione del partecipante è libera da schemi e suggerimenti. Al fruitore viene fornita una spiegazione della “mappa concettuale della credenza del gusto” e una piccola scatola contenete alcune streghette bolognesi, veicolo-supporto per gli elementi prescelti (e simbolicamente incarnante Setup, in quanto ospite ed aggregatore). Il pubblico combina e assembla gli elementi secondo personali criteri, di gusto, di curiosità, di memoria o sperimentazione, concorrendo a modificare la mappa e, conseguentemente, la fruizione degli altri partecipanti.
Alla fine della performance, gli elementi di resto-scarto, abbandonati sulla parete, creano una nuova geografia.

Autolinee PeC nuova geografia


La Ricerca e il Focus Cibo

Autolinee PeC tabella

La mappa è stata creata sulla base della provenienza geografica di tutti i soggetti coinvolti dalla manifestazione, fornitaci dall’organizzazione. Per ogni luogo abbiamo individuato i prodotti alimentari o gastronomici tipici che abbiamo poi recuperato attraverso diversi canali di vendita e distribuzione. Il secondo criterio di scelta è stato quello di prediligere solamente cibi pronti al consumo, senza la necessità di un passaggio di cucina, poiché non ne avevamo a disposizione l’utilizzo. Per ognuno abbiamo deciso la quantità o la forma da offrire e abbiamo preparato diverse porzioni per ogni alimento fino a raggiungere i 600 pezzi confezionati singolarmente in packaging monodose ad uso alimentare, trasparenti e con chiusura ermetica rossa in modo da ottenere una grande varietà cromatica e di testure mantenendo un unico elemento di continuità, la linea di chiusura che a mo’ di filo rosso percorreva l’intera installazione. Dentro piccole scatole disegnate appositamente abbiamo offerto le tipiche streghette bolognesi (un pane secco tipo galletta) che rappresentano simbolicamente l’ospite (Setup) che accoglie chi viene da fuori (gli alimenti sulla mappa).

Autolinee PeC Totale