sense OF community #14 – Bibione

10 maggio 2015 Press

Panem Et Circenses selezionato per partecipare a senseOFcommunity #14.

Residenza per artisti e curatori sulle pratiche artistiche site specific nell’ambito dell’arte contemporanea, progetto ideato, curato e diretto da Silvia Petronici in collaborazione e con il sostegno di VeGAL Venezia Orientale e i Comuni di San Stino di Livenza, Eraclea e San Michele al Tagliameno. Il ciclo fa parte della manifestazione IL PAESAGGIO RITROVATO a cura di Giorgio Baldo organizzata in occasione del ventennale di VeGAL *senseOFcommunity. lo spirito comunitario dell’arte nella società 2.0

 

A partire dalla considerazione del valore sociale dell’arte e della sua capacità di alimentare lo spirito di condivisione, di scoperta e di comunità, la formula della residenza con gli artisti permette ai luoghi e alle sedi che la ospitano di assistere alla creazione di progetti artistici sorprendenti che coinvolgono su più livelli le persone e le storie del luogo e del territorio in cui si svolge il lavoro. Tre Residenze in mezzo alla natura.

senseOFcommunity #12 / #13 / #14 si propone una riflessione sul tema delle connessioni tra gli uomini e l’ambiente indagando la nozione di paesaggio come territorio di scambio. Le forme non esistono di per sé ma “è il nostro sguardo che le crea ritagliandole nello spessore del visibile” (sostiene Nicolas Bourriaud, innestando il ragionamento estetico su una riflessione che procede da Kant fino ai fenomenologi moderni). Il visibile (la realtà a nostra disposizione), che in altre occasioni chiamiamo mondo, è esso stesso un risultato prodotto dall’incontro tra ciò che sappiamo/desideriamo, il confuso insieme delle nostre percezioni e ciò che siamo in grado di mediare e condividere con gli altri attraverso il linguaggio – medium precipuo per gli scambi tra gli uomini. L’opera d’arte crea, attivando relazioni e intervenendo sulla percezione delle forme, un paesaggio ogni volta nuovo in cui ambientare il nostro senso della realtà.

La pratica dell’arte è in grado di escogitare strategie conoscitive di analisi delle dinamiche sociali alla base del contemporaneo “pagus” (villaggio) che sostiene etimologicamente il termine paesaggio. In questo ciclo di workshop potremmo chiederci se L’ARTE così intesa SIA ECOLOGICA, cioè in grado di sviluppare un ragionamento su cosa si intende per “oikos”, CASA, luogo favorevole alla vita. In entrambi i termini – paesaggio ed ecologia – il riferimento è all’umano e al suo cercare un posto, una casa, in cui poter vivere. Il lavoro di ricerca che gli artisti saranno invitati a condurre durante questo workshop sarà orientato da queste riflessioni anticipate dalla domanda sulla capacità dell’arte di trovare e/o ristabilire equilibri tra le persone e il loro ambiente favorendo dinamiche vitali e simboliche.

Continua a leggere sul sito web del curatore Silvia Petronici